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Dal 1928 quattro generazioni della mia famiglia hanno contribuito con il lavoro e la passione alla crescita della mia azienda. Iniziò “Cumot” mio bisnonno Bernardo, mezzadro, che dopo tante fatiche e duro lavoro riuscì a realizzare il suo sogno: mettersi in proprio. Comprò 14 giornate (corrispondenti a circa 5 ettari) di terreno con la casa rurale (cascina Rolando) su una collina erta, il bricco, chiamato da tempo immemorabile Maiolica per il particolare pregio della terra.
Su questa collina si estende la nostra azienda, che mantiene l’antico nome, nel Comune di Diano d’Alba. Le vigne di Bernardo Accomo erano quasi tutte di Dolcetto. La Barbera la impiantò in un appezzamento contiguo che riuscì ad acquistare con l’eredità della moglie, mia bisnonna Luigia, nel 1930. La chiamò con il suo nome: ancora oggi è la “Vigna Vigia”.
Il figlio di Bernardo, mio nonno Giuseppe, aveva una passione tutta particolare per i vini tannici: nel 1950 cominciò a coltivare il Nebbiolo. Nel ‘70, con l’acquisto del terreno confinante “Valdavì”, mio padre Angelo allarga i confini della proprietà ed inizia la coltivazione di vitigni a bacca bianca
Ma il giro di vite, la svolta decisiva, dal 1985, la da Beppe Accomo, classe 1963, che crescendo con la passione della terra e della vigna, segue, partecipa e sovraintende alle varie operazioni agricole, rendendosi conto ben presto che è un peccato limitarsi a vendere le uve o il vino sfuso, ma passare alla vinificazione controllata ed all’imbottigliamento.
Oggi la nostra cascina conta 21 ettari di vigneti rigogliosi. Coltiviamo la vite per ottenere basse rese ed uva sana e ben matura, con grande attenzione all’ambiente: non utilizziamo anticrittogamici di sintesi nè antimuffa.
L’obbiettivo è di operare al meglio nel rispetto della tradizione e di trasferire, quanto più possibile, le mie radici profonde, la mia vocazione, il carattere e la mia personalità dal vigneto al bicchiere.